PAOLA CATERINA DEL MONACO

 

…nella sua voce l’infinito amore per l’arte,

il meraviglioso canto della vita…

prefazione di Enrico Stinchelli

his voice conveyed his infinite love of the art,

the marvellous song of life…


Questo è un libro da leggere e da rileggere, tanto rapida può essere una prima scorsa, tanto profonde sono le sottolineature, le implicazioni, i sottintesi, direi anche le suggestioni...

Man mano che ci si addentra nella lettura si capisce che l’autrice ha colto alcuni aspetti che una normale agiografia trascurerebbe o addirittura falserebbe...

Enrico Stinchelli



Prefazione

C’è una grande differenza tra chi vuole leggere un libro e chi vuole un libro da leggere. Questo è un libro da leggere e da rileggere, tanto rapida può essere una prima scorsa, tanto profonde sono le sottolineature, le implicazioni, i sottintesi, direi anche le suggestioni. L’autrice è la nipote di un artista che è giustamente entrato nel mito, Mario Del Monaco. Del Monaco, l’ultimo vero tenore da leggenda, discendente diretto di quella straordinaria schiatta che parte da Caruso, sul principio del Novecento, passa per Martinelli, Pertile, poi arriva a Gigli (cantore nazionalpopolare per eccellenza), e finalmente trionfa nella sua straripante personalità. Paola Del Monaco sembra inizialmente intimidita dalla titanica figura che gli si pone di fronte, ma e solo un’impressione. Man mano che ci si addentra nella lettura si capisce che l’autrice ha colto alcuni aspetti che una normale agiografia trascurerebbe o addirittura falserebbe. Quanto sono insopportabili e tutti uguali tra loro quei libri dedicati alla vita e alle imprese dei cantanti lirici!
Si potrebbe tranquillamente scambiare il nome tra un tenore e un soprano senza che il lettore avverta la benche’ minima variante: “Io ho fatto questo... Io ho fatto quell’altro... Ah, i miei tempi... Ah, i giovani d’oggi non studiano più...”, un noiosissimo refrain in cui il naturale egocentrismo del protagonista si centuplica, fino a sfiorare e superare le vette del grottesco. Paola evita tutto cio, grazie al suo acume, alla sua scrittura colta ma lineare e a una forma di rispetto discreto e comunque vigile.
La sua formazione e i suoi interessi viaggiano su dimensioni estremamente profonde, come traspare dalle numerose citazioni in termini di filosofie orientali: Mario Del Monaco viene cosi quasi colto di sorpresa, non puo sfuggire all’analisi sottile e a volte spietata di sua nipote. Ecco quindi che vengono a galla tutte le debolezze, le fragilità, le ingenuità di Otello, di Sansone, di Radames: chi l’avrebbe mai detto? E poi il rapporto con la moglie Rina, con i suoi fans, con le numerose donne che gli ronzano attorno. Paola è critica ma anche comprensiva: certi eccessi sono nel DNA familiare dei Del Monaco, si tramandano come il taglio degli occhi o le spigolosità dei tratti somatici. La voce, quella no. Aleggia sulle pagine di tutto il libro questo quid, dono della natura ma anche frutto d’uno studio continuo, ossessivo, meticolosissimo.
Paola dà per scontato e fa benissimo a mio parere, che Del Monaco è e resta Del Monaco, a prescindere da qualsiasi considerazione sulla sua vita, sugli umori, sulle stranezze da superdivo. É un libro per chi ama Del Monaco e vuole conoscerne tanti aspetti privati, curiosando tra vizi e vezzi, ma anche destinato a chi magari non abbia mai ascoltato una sola nota da questa voce eccezionale e che adesso, stimolato dall’avvincente lettura, voglia finalmente gustarsi l’Otello diretto da Karajan, la Manon Lescaut con la Tebaldi, il filmato del Bolshoi che riprende una incredibile Carmen con la Archipova, l’Andrea Chenier della Rai con la Stella e Taddei in DVD: tutti cippi marmorei d’una strada che, nel regno dell’Effimero, porta alla gloria, quella vera.

Enrico Stinchelli





Preface

There is a big difference between who wants to read a book and who wants a book to read. This is a book to read and read over again, as fast a first glance can be, as profound underlines, implications, I would say also suggestions, are. The author is the niece of an artist who has rightly become a legend, Mario Del Monaco. The last true tenor, direct descendent of that extraordinary race which starts from Caruso, in the beginning of 1900s, going through to Martinelli, Pertile, and arriving at Gigli, a preeminently popular singer, and finally triumphing in his overflowing personality. In the beginning Paola Del Monaco seems to be intimidated by the titanic figure facing her, but it is only an impression. The more one enters deeply into the reading, the more you understand that the author has grasped some aspects that a normal hagiography would neglect or without hesitation distort. How unbearable and all equal are those books dedicated to the lives and deeds of lyric singers! One could quietly exchange the name of a tenor with that of a soprano without the reader realising the least variant. “I have done this... I have done that... Ah, at my times... Ah, today young men do not study any longer...”, a tiresome refrain where the natural egocentricity of the protagonist centuplicates, until it touches lightl and overcomes the summit of grotesque. Paola avoids all that, thanks to her insight, her educated but linear writing and to a form of prudent and in any case vigilant respect. Her formation and her interests go along extremely profound dimensions, as appearing from the numerous citations of oriental philosophies: Mario Del Monaco is taken by surprise, he cannot escape from the subtle and sometimes pitiless analysis of his niece. Then all weaknesses, fragility, the ingenuousness of Otello, Sansone and Radames appears. The relationship with his wife Rina, with his fans, with the numerous women around him. Paola is critical but also understanding: certain excesses belong to the Del Monaco family DNA, convey with the form of their eyes or somatic features. The voice, does not.
Through all the book this “quid” roves, a gift of nature but also the result of a continuous, obsessive
and very meticulous study. Paola gives for granted, and she is right in my view, that Del Monaco is and remains Del Monaco, indipendently from his life, his mood, his strangeness as a superstar!
This is a book for the one who loves Del Monaco and wishes to know many of his private aspects,
looking with curiosity among vices and habits, but also addressed to the one who has never heard a single note of his exeptional voice and now, stimulated by the reading, finally desires to taste Otello conducted by Karajan, Manon Lescaut with Tebaldi, the Bolshoi film that shows an incredibile Carmen with Archipova, Andrea Chenier of Rai with Stella and Taddei in DVD, all milestones of a road that, in the kingdome of the Ephemeral, brings the true one to glory.

Enrico Stinchelli


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EDITORE: MUSICISTI ASSOCIATI PRODUZIONI M.A.P.

COLLANA: M.A.P. Sapientia

N. CATALOGO: MS-2012/09

SUPPORTO: CARTACEO

N. PAG: 88

ISBN: 978 - 88 - 908882 - 2 - 9

ANNO: 2015

 



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